- Titolo: Anomalisa
- Genere: Drammatico/animazione
- Anno: 2015
- Durata: 1 ora e 30 minuti
- Regista: Duke Johnson e Charlie Kaufman
Un film d’animazione che di sicuro non piacerà ai bambini. Anomalisa è realizzato con la tecnica dello stop-motion, utilizzata per dare vita a tutti i personaggi che popolano questo mondo maledettamente reale. Il protagonista è Michael Stone, che vediamo mentre atterra a Cincinnati per una conferenza. La sua vita sembra quella di un uomo ordinario, né felice né infelice ma la realtà è ben più drammatica. Per Michael tutte le persone che lo circondano non hanno identità. E lui le vede identiche: uomini, donne o bambini hanno lo stesso volto e la stessa voce maschile.
La prospettiva di trascorrere l’ennesima serata in una anonima camera d’albergo viene sconvolta dall’incontro con Lisa. E’ una donna non particolarmente bella ma che a lui appare come una sorta di miraggio. Diversa dal resto del mondo, con fattezze, viso e voce femminile! Un’anomalia (da cui il titolo – Anomalisa – nato dalla fusione della parole anomalia e Lisa) che gli cambia la vita… almeno per qualche ora.
La storia si dipana alternando ritmi lenti a momenti divertenti, con un’amarezza di fondo che sembra permeare le pareti dell’albergo ma che in realtà è la metafora della vita di Michael. E l’incapacità di stabilire rapporti con il prossimo – che per questo appare anonimo come una massa indistinta di individui – è una carenza del protagonista o la malattia di una società sempre più egoista e individualista? Anomalisa non è un film per bambini e probabilmente non è nemmeno un film per molti adulti ma riesce nell’impresa di essere originale nella realizzazione e nell’offrire uno spaccato di umanità… senza nemmeno un attore in carne e ossa.
Il mio voto è 7
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Il Tempo è una dimensione che va in un’unica direzione e proprio per questo si lega indissolubilmente alla Vita di un essere umano pur essendo strutturalmente diversi. Il Tempo è una semplice linea continua mentre la Vita, fondamentalmente, è una gigantesca prateria piena di binari che s’intersecano fra di loro, con una sola direzione senza alcuna possibilità di tornare indietro una volta scelto un determinato binario, ma “finché non si sceglie, tutto resta possibile” ed è proprio questa la differenza tra il Tempo e la Vita: la possibilità di scelta, anche infinitamente minima. La Vita è fatta da piccole, apparentemente insignificanti scelte, che cambieranno per sempre l’esistenza di un individuo e nessuno, mai, potrà sapere cosa sia stato perduto o lasciato.