Meta si trova al centro di una controversia legale riguardante l’utilizzo di opere protette da diritto d’autore per addestrare la sua intelligenza artificiale. Secondo quanto riportato da TorrentFreak, l’azienda è stata accusata di aver acquisito illegalmente oltre 81 TB di materiali protetti.
La questione pratica di Meta
Recentemente, Meta ha ammesso di aver utilizzato un database acquisito in modo illecito per addestrare i suoi modelli di intelligenza artificiale, una pratica che non sembra turbare nemmeno altre entità del settore come OpenAI. Quest’ultima ha infatti dichiarato che sarebbe “impossibile addestrare i migliori modelli di IA attuali senza utilizzare materiali protetti”. Nel caso specifico di Meta, la causa per violazione del copyright non sorprende solo per il metodo di acquisizione dei dati, ma anche per la vastità dei contenuti sottratti.
È emerso che Meta avrebbe scaricato dati da diverse librerie pirata tramite il sito Anna’s Archive, identificato dall’acronimo AA, una nota biblioteca underground che ospita una vasta gamma di contenuti come articoli, riviste, fumetti e libri. La documentazione del caso rivela che alcuni dipendenti erano a disagio con questa pratica, considerandola eticamente discutibile e legalmente rischiosa, soprattutto per il rischio di “seeding” dei file, ovvero la loro condivisione da parte dei server di Meta ad altri utenti.
Problematiche legali e posizione di Meta
Il caso solleva importanti questioni legali, evidenziando come atti di pirateria molto meno significativi abbiano in passato portato a indagini penali, mentre l’azione di Meta sembra essere stata trattata con più clemenza. Meta ha difeso la sua pratica sostenendo che l’uso delle librerie pirata rientrava nell’eccezione del fair use. Nonostante Mark Zuckerberg abbia negato di aver autorizzato l’operazione, le comunicazioni interne suggeriscono che la decisione è stata presa dopo consultazioni a livelli alti, inclusa una discussione con lo stesso Zuckerberg.
Riflessioni sul diritto d’autore e IA
Questa controversia mette in luce la tensione crescente tra lo sviluppo delle tecnologie di intelligenza artificiale e le leggi sul diritto d’autore. Con l’avanzare della tecnologia, la questione di come addestrare legalmente i modelli di IA con contenuti protetti diventa sempre più pressante. Nel frattempo, il settore si trova a navigare in un mare di incertezze legali, dove le pratiche attuali potrebbero richiedere una revisione significativa per garantire il rispetto delle normative esistenti.