Da domani, lunedì 11 febbraio, inizia l’annunciata rimodulazione dei prezzi delle tariffe di Tim, dove per rimodulazione dovete leggere “aumento”.
Ci dovrebbero essere due livelli di interventi a cui è bene prestare attenzione, le cui conseguenze saranno del tutto chiare solo nelle prossime ore. Da un lato, comunque, passare a Tim da alcui operatori come ad esempio Iliad costerà 1 euro in più. Chi proviene invece da Vodafone e Wind potrebbe invece avere un balzello di 2,99 euro in più.
Occhi aperti anche a partire dal 25 febbraio data invece nella quale sono previste delle rimodulazioni sui prezzi di altri contratti in essere.
L’offerta di base si Tim sale dunque a 7,99 euro (TIM Steel S 50 Giga), contro i circa 5 euro dell’operator attack tirata fuori dal cassetto per combattere il lancio dell’operatore Iliad. Iliad che, proprio ieri, ha comunicato con una mail ai clienti della sua offerta di lancio da 5,99 euro, di estendere i GB di Internet utilizzabili all’estero in roamning da 2 a 3.
Al momento le rimodulazioni sono previste e legali nel nostro ordinamento anche se più volte negli ultimi mesi si è parlato di dare un tetto a tale operazioni ed offrire ai consumatori “vie di uscita” economicamente più percorribili.
L’effetto Iliad dunque sembra per il momento esaurito. I prezzi, come era facile prevedere, stanno per subire una nuova sterzata al rialzo. E la mossa di Tim potrebbe essere sola prima di altre grandi manovre future anche di altri brand.
