WhatsApp è stata acquistata da Facebook 2 anni fa ma solamente ora sono arrivati i primi, timidi, segnali di una rivoluzione all’insegna della pubblicità. Il sistema di messaggistica più utilizzato in Italia e in Europa si è sempre tenuto alla larga da banner chiedendo solamente un piccolo abbonamento di 0,99 centesimi l’anno per l’utilizzo del servizio. Cifra poi estinta per decisione di Facebook, più incline a un diverso tipo di pubblicità vista l’espansione a macchia d’olio della piattaforma.
A tal proposito, nelle ultime ore è apparsa a sorpresa la notifica di cambiamento dei termini e condizioni di WhatsApp per acconsentire alla condivisione delle informazioni con l’account Facebook, tra cui il proprio personalissimo numero di telefono. L’accettazione è a discrezione dell’utente e potrà anche essere cambiata entro un mese. Nella sostanza, se accetterete, Facebook (non come social network in sé ma come entità aziendale) potrà sfruttare il vostro numero di telefono e altre informazioni personali a fini commerciali pur continuando a non poter aver accesso a conversazioni, foto e video che rimarranno privati grazie alla crittografia end-to-end.
Dal comunicato stampa
Abbiamo in programma di condividere alcune informazioni con Facebook e il gruppo di aziende di Facebook che ci permetteranno di coordinarci maggiormente, come ad esempio per combattere lo spam e gli abusi, e migliorare le esperienze attraverso i nostri servizi e quelli di Facebook e del gruppo di Facebook. Ad esempio, una volta che avete accettato i nostri Termini e Informativa sulla privacy aggiornati, condivideremo alcune informazioni del tuo account con Facebook e il gruppo di aziende di Facebook, come il numero di telefono verificato al momento della registrazione con WhatsApp, così come l’ultima volta che hai utilizzato il nostro servizio.
Nulla di ciò che condividi su WhatsApp, compresi i messaggi, le foto, e le informazioni dell’account, sarà condiviso su Facebook o su altre applicazioni del nostro gruppo di applicazioni per essere visto da altri, e nulla di ciò che viene pubblicato su queste applicazioni sarà condiviso su WhatsApp per essere visto da altri. Ciò significa, per esempio, che sebbene alcune informazioni saranno condivise con Facebook (ad esempio il numero di telefono), tali informazioni non saranno visibili da altre persone su Facebook. Inoltre, quando tu e i tuoi contatti utilizzate l’ultima versione della nostra applicazione, i messaggi sono crittografati end-to-end per impostazione predefinita. Quando i messaggi sono crittografati end-to-end, solo le persone con cui messaggi potranno leggerli – non WhatsApp, Facebook, o nessun altro.
Facebook sembra avere le idee chiare sul futuro di WhatsApp. Nel comunicato stampa integrale si è fatto accenno al mondo dei bot e quindi delle risposte automatiche ma, soprattutto, c’è stata una prima apertura ufficiale al mondo delle aziende. Questo è probabilmente il lato più interessante della vicenda, ovvero la possibilità per le compagnie di contattare gli utenti con campagne promozionali mirate e assistenza post-vendita. Uno strumento pubblicitario che insieme a Facebook e Instagram potrebbe monopolizzare l’advertising sul Web mettendo Google con le spalle al muro.
Ora come ora la rivoluzione è in atto, i cambiamenti avverranno solamente da inizio 2017 ma lo spettro dello “spamming” per attività di marketing già aleggia nell’aria. Preparatevi.